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Rotary Club uniti per “Non cascare nella rete”

Mercoledì 13 novembre a Gattinara si sono riuniti i Rotary Club di Gattinara, Valsesia, Vercelli, Borgomanero-Arona e Novara, che gestiscono insieme il progetto: “Non cascare nella rete”, rivolto agli studenti che frequentano le scuole medie sul territorio, per aiutarli a creare quel senso critico che impedirà loro di cascare nei tranelli dell’informazione sui canali digitali. Dall’Ipse dixit di Aristotele a: “L’ho letto su Internet”: due affermazioni lontanissime nel tempo, ma egualmente aprioristiche e perentorie, che uniscono trasversalmente i nativi digitali e coloro che sono entrati nella rete con l’entusiasmo dei neofiti. Le “Fake news”, che in italiano sono le false notizie, proliferano nel campo dell’informazione, ma il problema delle “bufale” esiste da sempre, si è solo ingigantito sui social network, che rilanciano le notizie in modo esponenziale, anche se sono palesemente false.

Un tempo il “senso critico”, che induceva a controllare sempre le fonti ed a intersecarle, si costruiva in famiglia, a scuola, sul lavoro, comparando la stessa notizia pubblicata su giornali diversi, oggi si chiede di insegnarlo ed il Rotary ha avvertito questo bisogno e ha cercato di dare una risposta, per ora ai ragazzi della scuola media inferiore, cercando di raggiungerli attraverso altri ragazzi, un po’ più grandi, che frequentano le scuole superiori e che sono stati “formati” cioè hanno sviluppato il loro senso critico attraverso una sorta di “allenamento mentale” che li ha abituati a non dare nulla per scontato, ad incrociare le fonti, ad utilizzare fonti attendibili. Questa nuova “task force”, composta da sei ragazzi liceali volontari e selezionati, andrà nelle nove scuole che finora hanno già aderito al progetto e presenterà nelle classi la “lezione” appresa, instaurando una collaborazione diretta ed interattiva, coinvolgendo gli studenti delle scuole medie e verificando il grado di informazione raggiunto attraverso giochi-quiz di autovalutazione. Si proporranno anche dei video per verificare le capacità di riconoscere la veridicità, smascherando quelli creati spesso per finalità pubblicitarie occulte, o per preparare il pubblico in attesa del “lancio” di un prodotto.

Il progetto è gestito da Marcello Valli, rotariano con esperienza nelle scuole, Elena Monfalcone dell’Associazione Le Muse, che si occupa di percorsi formativi nelle scuole e Nino Olivotto, socio rotariano che lavora molto con i ragazzi. Elena Monfalcone ha presentato le otto semplici norme proposte dall’IFLA, la Federazione Internazionale dei Bibliotecari, tradotte in italiano da Matilde Fontanin: concetti che appaiono quasi banali, ma sui quali occorre prestare molta attenzione: considera la fonte, verifica l’autore, verifica la data, verifica i tuoi preconcetti, approfondisci, controlla se ci sono fonti a supporto della notizia, verifica se si tratta di uno scherzo e infine chiedi agli esperti. Nel cosiddetto “Indice di ignoranza” nel controllo delle fonti, l’Italia è al dodicesimo posto, ma al primo in Europa. Il dato più preoccupante è che secondo il rapporto di Previsioni tecnologiche per il 2018 della società di consulenza Gartner, nel 2022 il pubblico occidentale consumerà più notizie false che vere. 

Quest’estate è stata avviata la formazione dei giovani formatori, coinvolgendo anche due giornalisti che scrivono per giornali locali, che hanno condiviso la loro esperienza quotidiana di ricerca e verifica delle informazioni sul territorio, che saranno poi trasformate in notizie giornalistiche e pubblicate.

Nino Olivotto, del Club Rotary Valsesia, ha voluto ringraziare il Club Rotary Gattinara per aver creato il Service giusto al momento giusto, ricordando come il World Economic Forum, l’organizzazione non profit di Ginevra, ha recentemente definito le trentasei Capacità (DNA / Nature)  e Competenze (Nurture) che i giovani oggi devono avere per essere competitivi sui mercati globali, sottolineando che le priorità nel lavoro oggi le definisce l’offerta. I più grandi «Employeers Mondiali» oggi sono le aziende high tech, i cosiddetti  FAANG: Facebook , Apple, Amazon, Netflix e Google. Amazon ha 700.000 dipendenti e ne assume 100.000 all’ anno, 6500 in Italia di cui 1000 assunti nel 2019. Tutti concordano sulle priorità nei colloqui di assunzione, il progetto: Non cascare nella rete è quindi un service fondamentale per i giovani del nostro territorio.

Dopo aver ricordato che in Internet il valore (e il mal-valore) crescono con il quadrato dei nodi connessi (Legge di Metcalfe), Olivotto ha sottolineato che esistono tre tipi di Fake News: mis-informazione, dis-informazione e mala-informazione. La mala-informazione è la più subdola, infatti sono notizie vere o false dipendentemente dal contesto in cui vengono inserite: il sondaggista Nando  Pagnoncelli nel libro: La penisola che non c’è, le descrive molto bene. In Italia le percezioni differiscono dalla realtà nel 30% dei casi: come esempio può essere usato quello degli omicidi, il 64% degli intervistati dice che rispetto al 2000 sono aumentati, mentre in realtà sono diminuiti del 47%, ma quello che è andato crescendo è il senso di insicurezza generale.

Olivotto ha concluso il suo intervento con un’ultima considerazione: “Ogni tecnologia trasformativa richiede un Governance Framework per gestire il transitorio dell’introduzione. Regole e norme potrebbero essere uno stimolo per futuri services”, mentre Marcello Valli ha mostrato un video che era diventato virale sui social, ma che si è poi rivelato completamente falso, spiegando come era stato smascherato.

Piera Mazzone