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Gattinara: futuro prossimo

Carlo Riva Vercellotti, ex sindaco di Gattinara e attuale capogruppo di maggioranza nel Consiglio Regionale del Piemonte, ha espresso la sua gioia di trovarsi in un club di servizio che ha visto nascere oltre vent’anni fa e il suo intervento si è concentrato su alcuni temi strategici per Gattinara e l’Alto Piemonte: le infrastrutture, la sanità, il dissesto idrogeologico, concludendo con un cenno all’unicità del territorio e del vino locale.

1 –  La Pedemontana: opera strategica attesa da 60 anni è pronta per riaprire i cantieri. Mancano solo le ultime autorizzazioni ministeriali. Viene considerata l’infrastruttura del futuro per Biellese, Gattinara e Alto Piemonte. La variante di Romagnano ha migliorato notevolmente la viabilità locale. La variante di Serravalle, migliorerà collegamenti e favorirà lo sviluppo turistico-industriale della Valsesia. Opere che permetteranno di connettere l’Alto Piemonte ai grandi assi di comunicazione (Torino, Milano, aeroporti), migliorando competitività e mobilità.

2 – Per quanto riguarda la sanità, se da un lato l’offerta medica è eccellente, il 10% della popolazione non accede alle cure, con problemi di liste d’attesa e carenza di personale. Le soluzioni proposte  sono: – fornire prestazioni extra per ridurre le liste la riforma del CUP  e introduzione dell’intelligenza artificiale. – la Riforma del CUP e introduzione dell’intelligenza artificiale dal 2026. – il rilancio della sanità territoriale attraverso le Case e gli Ospedali di Comunità. Si tratta di una visione di una sanità moderna , digitale, centrata sulla persona.

3 – Il dissesto idrogeologico che si evidenzia in occasione di eventi alluvionali sempre più violenti, con accumulo di detriti nei torrenti, esondazioni, erosione del terreno a scapito della viabilità. Fattori che richiedono un piano di gestione dei sedimenti, il coinvolgimento delle società agricole e la semplificazione delle autorizzazione

Ma nel fondo di questo ‘bicchiere’  si trova la ricchezza di questo territorio: ‘unico ‘ per diversità geologica e qualità dei suoi vini (Nebbiolo, Ghemme), espressione di  ‘cultura e identità’ e non certo ‘dannoso per la salute’, se bevuto con la dovuta sobrietà e con i giusti abbinamenti.

Da questa ultima certezza si realizza la sua visione di sviluppo integrato per l’alto Piemonte basata su : – infrastrutture moderne e sostenibili – sanità territoriale efficiente ed accessibile – gestione responsabile del territorio e dell’ambiente – valorizzazione delle eccellenze locali come il vino e il riso di Baraggia.

Bisognava arrivare proprio alla fine per apprezzare questo ‘dulcis in fundo’.