Insieme per renderci utili alla comunità
 

Nomina omina

Questa locuzione latina compare per la prima volta in Plauto significando che già nel nome è descritto il destino di una persona. È l’idea che nel nome di una persona si celi  la sua vocazione, il suo carattere. Come se il nome non fosse solo un’etichetta, ma un segno profetico.

Nel corso della conviviale del 27 settembre ha fatto ufficialmente ingresso nel club Miranda Bocca, architetto. Miranda = da ammirare, ammirevole, in latino, ce lo ha fatto capire subito al termine della promessa di impegno rotariano. Ma veniamo alla persona, alla professionista. Da 28 anni esercita esprimendo nel suo lavoro la visione che lei ha dell’uomo e dell’ambiente, due realtà che devono convivere in perfetta simbiosi e rispetto. Lo testimoniano le parole, vere, e non di circostanza, che per la prima volte ho udito in occasioni simili:

Buonasera a tutti, con gratitudine prendo la parola questa sera. Essere accolta, qui, nel Rotary rappresenta per me non solo un onore, ma anche una responsabilità: quella di contribuire, con discrezione ed impegno, ad una comunità che ha fatto del servizio il proprio fondamento. Da 28 anni ho il mio studio di Architettura qui, a Gattinara. Nel mio lavoro di architetto, cerco ogni giorno di costruire spazi che rispettino l’ambiente, favoriscano l’armonia e mettano al centro il benessere della persona. Credo che questi principi: sostenibilità, ascolto, bellezza consapevole, siano profondamente affini a quello che è lo spirito del Rotary.

Vi ringrazio per la fiducia. Mi avvicino a questo cammino con entusiasmo, con rispetto, e con la volontà di mettermi al servizio, consapevole che insieme si può fare molto. Credo che l’architettura possa migliorare la vita delle persone. Credo che il Rotary possa migliorare il mondo, quindi il luogo dove bellezza e servizio si incontrano, è qui, tra queste persone, tra voi, tra noi, in questo momento.

Come un progetto ben disegnato, ogni gesto di servizio traccia una linea di senso ed io sono pronta a metterne una accanto alle vostre.

‘Nulla die sine linea’ esortavano i latini in riferimento al pittore greco Apelle, che ogni giorno tracciava almeno una linea, anche minima, per esercitarsi. Da allora questa espressione è diventata un principio per artisti, scrittori, pensatori: non lasciar passare un giorno senza creare, senza lasciare un segno. Per chi vive di passione, è un invito alla costanza creativa e per lei, che ha voluto diventare rotariana, diventa l’impegno a cogliere, in ogni circostanza, l’occasione per venire incontro all’umanità ferita o derubata di quelli che sono i bisogni primari: la salute, il cibo, l’acqua, l’istruzione, il bisogno di relazione, il lavoro.

Per cogliere questi bisogni occorre avere una sensibilità speciale e un approccio rispettoso, che non ferisca la dignità di chi riceve. Quella dolcezza, quella capacità di parlare al cuore delle persone Miranda ce l’ha. Per questo è da ammirare, per questo diventa ammirevole, perché ‘ogni giorno che passa, senza lasciare un segno della nostra umanità, è un giorno rubato all’eternità.’