
Interpretano personaggi dall’aria malinconica, tristi, con look “emo” (frangia sugli occhi, vestiti neri, espressione sconsolata). Le battute sono spesso giocate sull’autocommiserazione, sull’assurdo e sulla logica ribaltata (“Siamo tristi perché… è lunedì. Anche se oggi è martedì, ma lunedì era peggio.”).
Sono diventano popolari su Zelig Off e poi su Zelig Circus, verso la metà degli anni 2010. Al secolo, Marco Mancin, Patrizia Cammarota (ex moglie di Marco) e Angelo Grasso. Sono il trio che ha sfondato dopo aver partecipato a Zelig, la nota trasmissione televisiva Mediaset, presentando la parodia di quella tribù urbana di adolescenti tristi con piercing ovunque, frangia che sfida la legge di gravità, e sguardo che dice: “Il mondo è finito, ma prima passo al McDrive”. Un trio esplosivo che, dopo sette anni di tentativi, un diploma in frangia asimmetrica e tre litri di eyeliner, ha finalmente bucato il piccolo schermo , non metaforicamente: ha proprio bucato il televisore.
La loro scalata al successo è stata epica: “Ci sono voluti sette anni, tanta passione e una quantità industriale di gel per capelli”, hanno confessato. Durante i provini di Zelig, la produzione era scettica poi arrivò Claudio Bisio, rise talmente tanto che li ha subito voluti con lui sul palco di Zelig”. Ma prima di diventare star, hanno attraversato anni di gavetta, laboratori teatrali, e serate in teatri così piccoli che il pubblico doveva stare in piedi.
Marco / Enzo,-è il leader del trio, tragico ma con lampi di genio assurdo. Patrizia / Mara, la malinconica, ma con sarcasmo tagliente e faccia da “mi sono svegliata triste e resto così per principio”. Angelo / Osvaldo, l’apatico filosofo, parla come se stesse leggendo il foglietto di un antidepressivo.
Se dovessero rilasciare una intervista sulla loro serata al Rotary, rappresentato da adulti, positivi, impegnati, dinamici… il contrario di loro: così tristi, demotivati, ritmo lento, tono piatto, ironia cupa e contrasto assurdo, potrebbero rispondere così:
Ci hanno detto: ‘ Il nostro motto è servire al di sopra di ogni interesse. Qual è il vostro? Abbiamo risposto: “Servire… ma lentamente.”
Al Rotary parlano di crescita personale. Noi… cresciamo solo in tristezza. E anche lì, non sempre.
Oggi siamo stati invitati alla cena del Rotary. Ci parlavano di progetti per migliorare il mondo. Noi abbiamo proposto… di cambiare menù.
Alla fine ci hanno chiesto di unirci a loro. Abbiamo detto di no. Non per ribellarci. È che non avevamo la cravatta e…neanche la tessera……perché era scaduta.

