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Lenta, il castello monastero

Queste iniziative di visita ai castelli, oltre i confini di Gattinara che ci ospita, e la puntuale comunicazione diffusa sui quotidiani locali permettono di diffondere l’eco della nostra presenza sul nostro territorio.

Singolare è stata la storia del  Castello-monastero delle Benedettine, scoperto e valorizzato grazie all’entusiasmo dell’Associazione ‘Il Castello’. Da questa premessa è iniziata la relazione di Marino Albertino, un socio attivo,  che ci ha condotto alla visita della struttura e della chiesa di S. Pietro ad esso connessa.

La visita si è svolta  in ordine cronologico partendo dalla primitiva cripta  in cui erano  visibili le fondazioni della chiesetta a cinque navatelle, e da cui si dipartiva il corpo di fabbrica che racchiudeva il monastero e il fossato che lo circondava. Successivamente furono realizzate la chiesa romanica, la muraglia e il camminamento di ronda, percorso dai soldati a difesa della struttura.

La visita è proseguita ai loggiati fino al salone di recente recuperato, alle cui pareti affioravano immagini affrescate che documentavano la destinazione dei vari locali .

Il monastero era destinato alle figlie della nobiltà locale escluse dal trono, in base alla legge salica, ma non dall’asse ereditario, che ha permesso assieme ai lasciti e le donazioni ricevute,  di diventare proprietarie dei 5/8 del territorio di Lenta e del mulino, utilizzato per la macina dei cereali della campagna circostante.

Dopo il trasferimento a Vercelli, la struttura ha subito una lenta decadenza e il riutilizzo a scopo agricolo dei suoi vani fino a che un crollo parve segnale definitivo di rovina e perdita totale della struttura. Solo l’ intervento dei volontari e la collaborazione dell’amministrazione comunale hanno permesso che tutta l’area del castello diventasse fruibile e visitabile.

La conviviale si è svolta nei locali a pianterreno assieme ai membri dell’associazione, dove un vecchio focolare testimoniava i secoli di storia trascorsi   e con il saluto del sindaco si è sancito una intesa tacita tra le associazione del territorio e il Rotary, che attraverso questi incontri stabilisce nuovi legami legati ad una storia passata e ad un futuro da condividere.